Fu edificato nel 1924-25 da Giuseppe Cibrario Tachin (1883-1964), che aveva maturato la passione per la ristorazione lavorando in un ristorante del fondovalle. Tornato a Usseglio, iniziò la costruzione dell’albergo con 45 camere. Fatto straordinario per quei tempi era la disponibilità di acqua corrente calda e fredda, di riscaldamento a termosifone e di illuminazione elettrica autoprodotta.
La hall separava la sala da tè, con arredi in vimini, dalla sala da pranzo, splendidamente conservata con le sedie Thonet, che mantiene tuttora l’atmosfera Belle Époque i cui echi giunsero dalla città grazie alla villeggiatura. Notevoli lo scalone e i lampadari in ferro battuto con cristalli e i serramenti in larice d’America.
Nei dintorni furono collocati i locali di servizio (ghiacciaia, lavanderia, stalla dei maiali, macelleria); vi erano inoltre alcuni alveari per produrre miele, un vivaio di trote e un campo da tennis.