Fraz. Piazzette
Sulla facciata principale, a fianco del portone d’ingresso, era collocata fino al 2015 un’ara votiva dedicata a Giove da un militare. Ora è conservata all’interno del Museo con la seconda ara di epoca romana in precedenza sulla facciata della Cappella si san Vito a Piazzette.
Rinvenuta nel 1850 sul vecchio percorso tra Lemie e Usseglio, nel luogo dove aveva sede la chiesa benedettina di San Desiderio, e successivamente infissa su un muro della cappella, l’ara dedicata a Giove costituisce, per il contenuto sociale dell’iscrizione che reca, un importante documento dell’acculturazione romana sulle Alpi Graie alla fine del primo secolo dopo Cristo. Il dedicatore Castus, Vecati filius (Casto, figlio di Vecato), forse cinquantenne, dopo aver servito l’esercito per ventisei anni, scioglieva con essa un voto.
Castro apparteneva a una comunità alpina abbastanza evoluta, perché luogo di tappa attrezzata e sede di guarnigione con ufficiali: secondo Carlo Promis “indiscutibilmente il veterano era un montanaro dotato di dignità, d’istruzione e di gusto”.