Lungo la Stura di Viù, testimonianze storico-artistiche
22 settembre 2019
L’itinerario proposto nella Valle di Viù, si sviluppa in tre tappe mirate a far conoscere alcuni aspetti della più meridionale delle tre Valli di Lanzo e il sistema del Museo Diffuso Lungo la Stura di Viù, impegnato ormai da quindici anni a valorizzare le testimonianze archeologiche, storiche e artistiche del territorio.
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Le visite privilegiano le testimonianze della creatività artistica dei suoi abitanti nel Medioevo e nell’antichità. Richiede l’intera giornata con la pausa pranzo tra le prime due tappe; il pranzo è previsto a Usseglio.
La prima tappa riguarda Lemie (960 m s.l.m.), in prima battuta Forno di Lemie, una borgata alpina ma con vocazione non agricola bensì “metallurgica”, perchè qui si estraeva e si trasformava soprattutto il ferro a partire dal 1100, in special modo nel ‘400, fino al ‘700. Nella borgata sono presenti notevoli testimonianze architettoniche ed artistiche del secolo XV: il ponte sulla Stura con edicola, la Cappella di San Giulio decorata da un importante ciclo di affreschi di scuola juaqueriana, alcune abitazioni e costruzioni caratteristche. Si prosegue con sosta a Lemie per la visita ad un altro piccolo gioiello, l’Oratorio della Confraternita del SS. Nome di Gesù, affrescato nel ‘500 da maestranze probabilmente provenienti dalla scuola dello Spanzotti.
La seconda tappa riguarda Usseglio (1265 m. s.l.m.) con due mete:
1) visita al Museo civico alpino “Arnaldo Tazzetti”, situato nel complesso dell’antica parrocchiale; interessante la cosiddetta Ala d’ingresso, un vano porticato a pianta quadrata, coperto da un tetto di lose su struttura lignea a ombrello. La visità sarà focalizzata sulle testimonianze storiche più antiche, come le due are votive a Ercole e a Giove di epoca romana, il bassorilievo in pietra ollare di San Bernardo d’Aosta, fino ai dipinti settecenteschi di Vittorio Amedeo Rapous, recentemente restaurati;
2) visita alla Rocca dei giochi o di Giove, si tratta di un grosso masso roccioso a 1675 m di altitudine, poco sopra la frazione Andriera di Usseglio. Il masso ha un’impronta di circa 8 metri per 6 ed un’altezza di circa 3 metri, presenta numerosi incisioni rupestri: coppelle, canalette, pediformi, iscrizioni, date, croci, che sono state oggetto di un approfondito studio nel 2015-2016, il quale ha datato le incisioni più antiche all’età del Ferro e portato ad interessanti conclusioni come il reperimento dell’iscrizione dedicatoria-offertoria latina “IOVI”.
La terza tappa è la visita sul piazzale sotto la parrocchia di Viù del masso Carlo Falchero con incise le tre madri celtiche o matrone gallo-romane del III-II secolo a.C., quale ulteriore testimonianza archeologica degli antichi insediamenti presenti in Valle.
PRENOTAZIONI :
NUMERO VERDE 800329329 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 18.00
oppure recandosi presso INFOPIEMONTE via Garibaldi angolo piazza Castello, Torino aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18.00